Avvenire dedica una pagina all'esperienze di quanti sono nella scuola. I primi contributi sono nel numero di sabato 12 settembre 2009.
Siamo invitati tutti a partecipare con un contributo sul FORUM

a cura di Compagnia delle Opere, in collaborazione con le associazioni Diesse, CDO Opere Educative, Il Rischio Educativo, Disal, Consorzio Scuole Lavoro e Associazione Portofranco, ha redatto un manifesto che indica alcuni punti irrinunciabili per un miglioramento dell’offerta formativa che permetta di rispondere alla forte domanda di apprendimento.
- Riconoscimento dell’autonomia statutaria delle istituzioni scolastiche.
- Sostegno alle scuole paritarie.

Formazione dei dirigenti scolastici.
- Percorso di carriera per i docenti che tenga conto di competenze e valutazione del merito.
- Percorsi di studio più flessibili e personalizzati.
- Valutazione della qualità dell’offerta educativa delle scuole.
- Abolizione del valore legale del titolo di studio.

da Avvenire, 12 giugno 2009

Storie di studenti appassionati

a cura di Giovanni Cominelli, da Il Sussidiario on line, giovedì 11 giugno 2009.

a cura di Paola Liberace, da Il Sussidiario on line, venerdì 20 febbraio 2009

Intervista a Carlo Fedeli, da Il Sussidiario on line, martedì 31 marzo 2009.
L’educazione come esperienza. Il contributo di John Dewey e Romano Guardini alla pedagogia del Novecento è il saggio da poco pubblicato, presso l’editrice “Aracne” di Roma, da Carlo M. Fedeli, ricercatore nella facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino.

Per facilitare la diffusione del materiale prodotto dall’Osservatorio, è stata aperta una apposita sezione sul sito dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo. La potete consultare al seguente indirizzo

Matteo Lusso, insegnante di Lettere in un Istituto superiore statale della provincia di Bergamo. ha scritto un libro "Quello che ai genitori non diciamo", Brescia, liberedizioni.
Prponiamo un suo intervento in cui racconta l'incontro con i propri studenti, quell'incontro quotidiano in classe che gli ha permesso di "di conoscerli a fondo, di avvicinarmi al loro mondo, di entrare nella percezione che hanno della scuola, della realtà, di loro stessi, di capire che spesso la radice dell’insuccesso scolastico non è dentro la scuola ma fuori; essa non è un’isola su un altro pianeta ma è il riflesso di quello che c’è nella realtà esterna alle sue mura".

da Il Sussidiario on-line, venerdì 2 gennaio 2009

Domanda che circola dopo l’ultima copertina di Tracce: ma cosa rende così difficile educare nelle nostre aule? La parola a un esperto, che spiega dove nasce l’idea di una scuola “neutrale”. E a una prof che, dall’America, testimonia una possibilità diversa Tracce di settembre - lo ricorderete - dedicava il servizio di copertina alla scuola. Indicando nella persona (l’«io») l’unico punto da cui è possibile ripartire anche nel caos che sembra regnare in aula. Ora torniamo sull’argomento. Con un articolo di Giorgio Chiosso, uno dei maggiori esperti italiani di pedagogia, che aiuta a capire da dove arriva quell’idea di “scuola neutrale” che tanti danni sta facendo in Italia. L’origine, come si vedrà, sta nelle «contrade americane» e in un certo pedagogismo statunitense analizzato con acume da una giovane studiosa. Ve lo proponiamo, accanto a una lettera di una neo-docente universitaria che arriva proprio dalla California. Ma parte da un punto completamente diverso…

È uno dei più grandi matematici al mondo. Ma i suoi scritti sul tema dell’educazione e della scuola lo hanno messo contro tutto l’establishment culturale francese. Per lui la comunicazione della tradizione è “il” problema della civiltà attuale. L’invito a prediligere la realtà all’ideologia per tornare a educare. L’entusiasmo per l’appello di Benedetto XVI ad allargare la ragione

Il filosofo francese si confronta con il tema educativo: la situazione della scuola di oggi, il ruolo della ragione, i rischi di un insegnamento puramente strumentale, la valorizzazione del rapporto allievo e maestro, l’attitudine a formulare giudizi. Contro la svolta materialista dell’educazione

Incontro con don Gino Rigoldi e Elio di Elio e le Storie Tese Moderatore: Lusso Matteo ASSAGO, 27 Novembre 2008

Breve sintesi dell'incontro del 13 ottobre 2008 a cura di Donata Conci

L'Osservatorio Regionale Bullismo alla fine del lavoro svolto nell'anno scolastico 2007/08 ha prodotto un documento che è stato stampato e distribuito nelle scuole. Lo pubblichiamo per sua ulteriore conoscenza presso gli operatori delle scuole.

Importante intervento di Benedetto XVI alla Conferenza Episcopale italiana sull'attuale grave emergenza educativa. Un forte richiamo agli adulti a non sottrarsi al loro compito di educatori: "Quando, infatti, in una società e in una cultura segnate da un relativismo pervasivo e non di rado aggressivo, sembrano venir meno le certezze basilari, i valori e le speranze che danno un senso alla vita, si diffonde facilmente, tra i genitori come tra gli insegnanti, la tentazione di rinunciare al proprio compito, e ancor prima il rischio di non comprendere più quale sia il proprio ruolo e la propria missione. Così i fanciulli, gli adolescenti e i giovani, pur circondati da molte attenzioni e tenuti forse eccessivamente al riparo dalle prove e dalle difficoltà della vita, si sentono alla fine lasciati soli davanti alle grandi domande che nascono inevitabilmente dentro di loro, come davanti alle attese e alle sfide che sentono incombere sul loro futuro".

Pubblichiamo un interessante progetto di proposto da una collega di Chioggia la cui finalità è il contrasto alla renitenza nella scuola dell’obbligo, più in generale il contrasto a forme di disagio che derivano da situazioni familiari di svantaggio sociale. Nucleo originario del Progetto è il Patto per la scuola, un accordo di programma sottoscritto nel 2003 dalle Istituzioni scolastiche, dall’Amministrazione Comunale, dall’Asl, dalle associazioni del Privato Sociale convenzionate con il Comune ( Cooperativa Titoli Minori, Opera Baldo). Il Patto prevede che una volta segnalati dalla scuola i casi di renitenza o a rischio renitenza seguano accertamenti da parte dei Servizi Sociali e interventi integrati di recupero degli alunni e delle famiglie.

Lettera aperta di Donata Conci responsabile per Diesse Lombardia nell'Osservatorio sul bullismo dell'USR